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Archivi categoria: Al bar
Perché le mosche prediligono la cacca?
Sono nel bagno del bar. Due mosche svolazzano euforiche intorno a una immonda striscia marrone lasciata da qualcuno all’interno del water. Che ci troveranno di così eccitante? Spero non andranno a digerire sulla mia brioche.
Donnette
La donnetta che fa fuori la pensione alle slot del bar ha imparato anche a ricaricare la macchinetta mangiasoldi ogni volta sul display appare la scritta gialla in campo blu: EMPTY – PLEASE REFILL. La donnetta prende le monetine che … Continua a leggere →
Zio Pino reloaded
Il bambino grassoccio continua imperterrito a farsi i cazzi suoi, è attratto da mille cose, colori, forme; la zia, invece, fa la scema, canta lallallà lallallà, lo tiene in braccio e lo scuote, gli fa tremolare le guanciotte flaccide, con … Continua a leggere →
Grande giornalismo
Titolo del Giornale: ABBIAMO VISTO IL BASTARDO. Ovvio che ti avvicini per scoprire chi è IL BASTARDO. Scorgi il titolino, Caccia all’uomo, e capisci che IL BASTARDO è il killer di Brindisi. Alessandro “Zio Tibia” Sallusti, direttore di questo cosiddetto quotidiano, … Continua a leggere →
Pubblicato in Al bar, Scribacchini
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Contrassegnato Alessandro Sallusti, il Giornale
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Il potere di un no
Una volta, io e lei sentimmo alla radio la notizia di un fanfarone americano che girava il mondo tenendo una serie di conferenze nelle quali spiegava che “il potere è dire no”, che devi negarti senza cedere alla timidezza né … Continua a leggere →
Pubblicato in Al bar
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Contrassegnato dire di no, potere, psicopolizia, sliding doors, timidezza
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Trasformisti da strada
Sono seduto al dehors del solito bar e seguo con gli occhi il passaggio – lungo il marciapiede – di un podista in tuta, pizzetto e baffi candidi. Gli trotterellano dietro due cocker al guinzaglio. Dopo un’ora vedo ripassare, sul … Continua a leggere →
Pubblicato in Al bar
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Contrassegnato barboncino, cocker, corridore, dehors, jogging, podista, trasformista
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L’uomo parametrico
È inevitabile: noi siamo gli altri, cioè l’opinione che gli altri hanno di noi. Nemmeno io sfuggo alla regola: prima o poi finisco classificato, fotografato e identificato coi miei limiti, e allora vado in crisi. Per gli altri divento i … Continua a leggere →
Li scassano da piccoli
Alcuni tavoli più in là sono sedute due donne giovani, sfondate e con un bambino grasso nel passeggino; al piccolo stanno facendo trangugiare con la cannuccia un beverone zuccherato, ed è un bambino già flaccido, deformato, gonfio, che si salva … Continua a leggere →
Bar Villa Arzilla
Dal suo tavolino al solito bar, la signora Francesca (83 anni) spiega che quell’angolo “è la mia sala”. In realtà questo bar è il mio ufficio, mentre per la tardona che sperpera la pensione alle slot è un casinò: occhio … Continua a leggere →
Pubblicato in Al bar
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Contrassegnato bar, casa di riposo, Slot machine, Villa Arzilla
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Una nuvola come cappello
Se escludiamo la nebbia, la città non rende giustizia alle nuvole. In città la nebbia ovatta l’aria e spegne il traffico, è una livellatrice, un posto per non essere notati. La nebbia è una nuvola bassa. Una nuvola d’alta quota … Continua a leggere →
Pubblicato in Al bar
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Contrassegnato abete, città, mare, montagna, nebbia, Nuvola, piano ferie
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